Il Centro Giovani in gita a Venezia
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Il Centro Giovani in gita a Venezia

Il Centro Giovani in gita a Venezia

Quando si parla di Centro Giovani, molte persone pensano che sia un luogo per ragazzi problematici, per giovani sbandati e quant’altro. Ma il Centro Giovani è molto altro: è un luogo in cui si cresce, un luogo in cui si fanno esperienze, un luogo in cui si viene accolti, un luogo in cui ci si conosce, in cui si ride, si litiga, ci si racconta, un luogo in cui gli educatori rappresentano delle figure di riferimento che non sono genitori, non sono professori, non sono amici… Gli educatori accompagnano nella crescita, ascoltando le voci di quei ragazzi che spesso non trovano spazio di espressione. E’ così, che tra una partita di ping pong e una di biliardino, una sfida a freccette e a biliardo, i giovani creano legami di fiducia con gli educatori. E’ così che pian piano si fermano durante le assemblee mensili, per parlare, discutere, proporre. Ed è così che è nata l’idea di una gita giornaliera a Venezia, proprio durante un’assemblea tra ragazzi ed educatori. Il Centro giovani infatti ha una metodologia di lavoro che si basa sulla cogestione: in questo modo c’è stato chi ha proposto la gita, chi si è studiato un itinerario, chi si è occupato di avvisare gli amici, chi ha riflettuto sui pro e contro della città e chi semplicemente si è affidato. Grazie ai finanziamenti ricevuti dalle Politiche Giovanili di Cattolica e dalle Politiche Sociali di Rimini, i ragazzi dei Centri Giovani di Cattolica e RM25, gestiti dall’Associazione S.Zavatta Onlus, han potuto visitare una città che altrimenti, difficilmente avrebbero potuto vedere.

Sabato 10 Novembre 21 ragazzi e ragazze tra i 17 e i 24 anni, son partiti alla volta di Venezia in pieno spirito di condivisione. Il valore aggiunto del gruppo è stato proprio la varietà dei componenti: dallo studente del Liceo al Rifugiato del Mali, dalla giovane donna marocchina al ragazzo con una lieve forma di autismo, dal NEET al lavoratore a tempo pieno. Così, dopo il classico giro per Piazza San Marco, la visita al Ponte di Rialto e dopo il pranzo al sacco, si è data la possibilità di dividersi per poter esprimere le proprie diversità di interessi.

“A questa gita darei un bel 10, perché ho visto una città molto bella ma soprattutto c’è stata molta tranquillità, i ritmi scialli e niente fiato sul collo” commenta Davide, mentre Denis dice “a dir la verità non mi ha fatto impazzire la città di per sé però è stata una bella uscita” e poi “quando andiamo a Milano?” domanda Riccardo.

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